domenica 24 giugno 2018

Il Gioco del Bambino

Il gioco del bambino è un vero e proprio lavoro. Lasciamo lo spazio per esplorare, pensare, sbagliare, gioire, arrabbiarsi e anche abbattersi. Nostro compito è tutelare questo tempo e questo spazio preziosi e non riempirli di consigli inutili che spengono la voglia di esplorare.
È il bambino il protagonista del suo gioco. Affianchiamoci senza sostituirci.
#gioco #tempo #spazio #lavoripreziosi #esplorare #protagonismo #affiancaremaisostituire


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lunedì 23 maggio 2016

Un libro per voi: "Io mi svezzo da solo"

Fra poco ci saremo anche noi, lo vedo come Lucia ci osserva mentre mangiamo.
E' interessata, segue le nostre mani che portano alla bocca il cibo e ascolta i discorsi che nascono proprio intorno alla tavola.
Sicuramente le interessa ma...come si inizia?Quali sono i cibi che potrà mangiare?
L'idea di riempirla di pappe insapore dall'aspetto discutibile non ci (certo anche il marito) attrae per niente, tanto più che, penso, se non attirano nemmeno me figuriamoci una bambina così piccola!
Ma perchè non può mangiare ciò che mangiamo noi, ci chiediamo?
Se già assaggia la cucina di casa attraverso il latte perchè non dovrebbe mangiare ciò che ci mettiamo nel piatto?
Si potrà fare?
La risposta è "Sì,si può!".
Si chiama impropriamente AutoSvezzamento, ma il suo vero nome è Alimentazione complementare a richiesta.

Così, cercando nel web, scopro il pediatra che si è posto il problema dell'avviamento al cibo solido: Lucio Piermarini ed autore del libro "Io mi svezzo da solo!"
E' un libro dannatamente chiaro e diretto, scorrevole e raccontato in modo così entusiasmante che non riuscivo a smettere di leggerlo!In due giorni, tra una poppata e l'altra, l'ho letto tutto.
Sarete accompagnati in questo racconto dai divertenti ma veri dialoghi di una coppia in lotta con lo svezzamento(ovvero togliere il vizio del seno..chissà perchè poi vizio..) classico, Candida e Tranquillo, che scoprono passo passo che qualcosa stona in ciò che stanno facendo e cercano, con intuito e ricerca, di darvi soluzione.
Risposte sensate e scientificamente sostenute vengono date dal nostro autore che, in uno spirito di autocritica del suo lavoro di pediatra, cerca di sciogliere quei nodi spinosi che la dolce coppia si trova a sciogliere sulla strada dello svezzamento.
Professionista vero perchè non si mette mai nella posizione "io sono il medico e quindi ho ragione", ma anzi si mette con umiltà e competenza in un dialogo autentico con chi sta leggendo condividendo conoscenze ed esperienze.

Le questioni alle quali mi sono affezionata (forse perchè mi riguardano da vicino) ve le voglio esplicitare.
- Se pensiamo che il bambino fin dalla nascita è una persona competente, ovvero che sa regolare le poppate in base al bisogno (da qui l'allattamento a richiesta), perchè poi quando si arriva a presentargli il cibo solido iniziamo a trattarlo come incompetente ed irrazionale su tempi e quantità?! 

- Perchè precorrere i tempi con "l'abituarlo al cucchiaino" ai 3/4 mesi se ancora i movimenti della bocca e la posizione tenuta dal tronco non sono adatti al compito?

- Perchè non farlo semplicemente sedere a tavola con noi al momento giusto? 

L'accompagnare il bambino alla scoperta del cibo è un momento davvero delicato: piano piano si allontana dalla mamma per esplorare il mondo
-Perchè allora dobbiamo farlo diventare un momento difficile, di lotte, di ripicche dove tutti stanno male e nessuno è felice ed appagato per ciò che sta facendo?

Queste e altre questioni sul cibo, il pasto e riflessioni più ampie su ciò che gira intorno al "mangiare", tutto in questo stupendo libro!
Consigliatissimo a tutti i genitori che vogliono affrontare con serenità questa nuova avventura con il proprio bambino!
Altre informazioni sull'Alimentazione complementare a richiesta le trovate QUI 
Buon appetito!

giovedì 12 maggio 2016

Un libro per voi: Le Cronache di Spiderwick

Leggere sta diventando sempre più complesso..praticamente non c'è tempo :)))
Ma ho trovato il modo di leggere e leggermi dei libri narrando ad alta voce mentre Lucia mangia dal mio seno.
Così, incuriosita dal film, ho voluto leggere i libri. Di solito i libri sono migliori del film e...questa serie non fa eccezioni!
Sì, una serie, perchè le cronache (ho scoperto andando in biblioteca) sono 5 piccoli libri.
Questi raccontano le avventure di tre fratelli, Jared Simon e Mallory, che, arrivati nella vecchia e malmessa dimora della Zia Lucinda, si trovano impigliati in un'avventura fra un "libro dei segreti" da difendere e diverse creature magiche e fantastiche che lo vogliono per loro.
Intrecciata con il racconto fantastico troviamo i sentimenti e i pensieri dei ragazzi che vivono in modo molto diverso la separazione dei genitori. Chi lo prende come un dato di fatto e ne soffre perchè non ne vede il lieto fine come Simon e Mallory, chi in cuor suo, come Jared, coltiva rabbia per quel papà che ha abbandonato la famiglia.
L'avventura porterà i tre fratelli a comprendersi più a fondo, ad esplicitare comportamenti, pensieri e sentimenti e ad unirli in profondità per affrontare il cattivissimo Orco Mulgarath.
In alcuni incontri fantastici sembra di riconoscere alcuni personaggi della letteratura. Per esempio il Pooka ricorda molto il gatto del Cheshire (o stregatto per chi ha in mente il cartone della disney) mischiato con il Brucaliffo di "Alice nel Paese delle Meraviglie" per ciò che dice e per ciò che fa; questo è solo uno ma vi sfido a trovare altri riferimenti nascosti!
Cinque libri piacevoli,da leggere insieme a mamma e papà oppure da soli. Riescono a trasportare dentro l'avventura con un linguaggio chiaro e che, soprattutto per i più giovani, da la possibilità di  ampliare il vocabolario grazie all'uso di molti termi di non uso comune.
Tutti i libri sono corredati (e questo mi piace molto!) da disegni stupendi in bianco e nero che aiutano a far sognare ed immaginare i protagonisti e i luoghi magici nei quali si svolgono le avventure.
Iniziate a cercarli se volete accompagnare i fratelli Grace nel loro fantastico mondo!

I miei Trespoli
- Il mondo magico raccontato da Black e DiTerlizzi è costellato da creature fantastiche che ognuno di noi ha sognato di incontrare nella propria infanzia (e nell'età adulta?!). Non perdiamoci questa opportunità di vederli davvero coi nostri occhi e di conoscerne vita ed abitudini.
- Per i bambini e ragazzi che stanno vivendo la separazione dei propri genitori può essere un'occasione per leggere emozioni e pensieri che, nelle giornate, possono scatenarsi anche in loro. A chi si trova al loro fianco, lalettura insieme dei libri, può dare spunti e appigli per poterne parlare insieme.
- Vi sfido a trovare quali riferimenti vengono fatti in questi libri su altri romanzi e racconti!Per me è stato molto divertente trovarne,ma probabilmente non li ho visti tutti!Aspetto commenti ;-))))))






venerdì 8 aprile 2016

La SuperMamma non esiste!

Lucia è nata il primo Febbraio ed ho capito una cosa...
Ho capito che non sono una superMamma, non voglio esserlo e in fondo credo che non ne esistano davvero.

Partiamo però dal principio!
Tornare a casa dal puerperio è stato un po' un trauma: mi sembrava di non far nulla tutto il giorno a parte allattare e continuare ad aver sonno.
Mi sentivo triste: le persone che mi parlavano mi sembrava di non capirle, come se stessero parlando di cose astruse..non riuscivo proprio a seguire i loro discorsi e annuivo ebete.

E poi le notti..le notti più brutte sono quelle che seguono le giornate nelle quali Lucia non ha dormito, dove, forse per  la stanchezza accumulata nella giornata, piange e si dispera inconsolabile.
In quei momenti non solo mi percepivo come una cattiva mamma, ma avevo davvero dei pensieri che "non sono da mamma", che avevo paura a dire, condividere con qualcuno perché avevo paura del giudizio...e se già mi percepivo cattiva, immaginiamo cosa possa essere vederlo affiorare dalle facce delle persone che ti stanno intorno.

"Ti odio!".."Ti soffoco!"..."Se non smette di piangere mi uccido"...solo parole?!
No,pensieri che sono venuti a me e dei quali mi pentivo nel momento in cui le pronunciavo, fra le lacrime.
Le mie orecchie erano mio marito, una roccia...mi ha confessato di essersi spaventato la prima volta che mi ha sentita ma non ho visto in lui nessun giudizio, solo comprensione per quella frustrazione e stanchezza eccessiva che mi gravava sulle spalle.

"L'importante è buttare fuori, non trattenere!"...dire ad alta voce aiuta a sgravarsi, sentire da fuori, allontanare, rendere reale il pensiero per vederlo per ciò che è e poterci lavorare sopra. Affinchè non rimanga un mugogno,un a goccia che logora dentro perchè non lo possiamo controllare se rimane solo nella testa!
Sapevo bene questa cosa, ma avevo bisogno che qualcuno me la ricordasse.
Così due parole con l'ostetrica del consultorio mi hanno dato la marcia giusta e la giusta prospettiva.
Stavo passando un momento di forti cambiamenti "Questi pensieri possono emergere in momenti di stanchezza eccessiva" mi disse ed io mi sentii subito meglio.

Così capii che non sono e non sarò mai una superMamma e non voglio nemmeno esserlo.
Voglio poter essere fragile e aver bisogno di qualcuno che mi stia accanto senza giudicarmi perchè io possa poter fare esperienza anche di momenti di perdita di serenità.
Mi renderanno più forte e consapevole dei miei limiti, che non posso controllare tutto e questo è un bene perchè mi crea quello spazio essenziale per imparare a crescere con la bimba che mi ha scelto come mamma e con il mio (unico e grande) marito.

So di non essere la sola ad avere avuto un vissuto di forte fragilità e depressione, ma la maggior parte delle donne si chiude, omette, ha paura del giudizio, sorride fuori ma si logora dentro.
Vi dico che nei primi mesi può accadere perchè grandi sono i cambiamenti che opera in noi questa grande avventura del nascere mamme.

Permettiamoci di perderci e permettiamoci di ritrovarci.
Diamoci il tempo di capire.
Prendiamoci il tempo per parlarne con chi crediamo possa accogliere il nostro disagio.
Diamoci la possibilità, infine, di nascere mamma perchè in fondo quando mia figlia è nata sono nata anch'io con altra veste che ora sto imparando ad indossare.


Dedicato a tutte le mamme già nate e che nasceranno

venerdì 22 gennaio 2016

Un libro per voi: "L'Ora dei Compiti"

Durante la gravidanza ne ho approfittato per leggere, non solo romanzi, ma anche testi per formarmi!
Uno di questi è certamente "L'ORA DEI COMPITI" ed. Erickson.
Questo libro è dedicato principalmente per i ragazzi (direi fine scuola primaria fino ai primi anni delle superiori) e i loro genitori, ma penso che sia un ottimo testo anche per chi per professione si trova a lavorare con i minori con l'annoso "problema" dei compiti.

I compiti, che di solito vengono visti come IL problema, dovremmo trattarli per ciò che in realtà sono: un'opportunità per ripassare, mantenersi in allenamento e sfidare il ragazzo perchè possa mettersi in gioco con nuove attività e abilità.

Nel libro vengono quindi ben delineati e trattati i componenti che influiscono sul "fare i compiti"(motivazione, emozioni,autonomia, organizzazione e metodo di studio) e li presenta in tutte le loro sfaccettature.

In ogni capitolo, poi, ci sono domande e questioni per i genitori perchè possano riflettere sul loro rapporto coi compiti...Ma a cosa può servire?
Ricordiamoci che i ragazzi si allineano a ciò che l'adulto vede di loro e agisce di conseguenza: se penso che mio figlio non ce la farà mai a superare quel compito state certi che l'atteggiamento scoraggerà il ragazzo facendolo dubitare di sè e probabilmente abbandonerà il compito o odierà la materia.

Infine vengono proposte delle attività e strumenti per i ragazzi perchè possono "allenarsi" su quelle componenti che sottendono l'esecuzione dei compiti e nelle quali si sentono più carenti.

Il testo è chiaro nella costruzione e nella trattazione dei temi che risulta semplice ma assolutamente non banale o superficiale, per questo è ottimo e lo consiglio chiunque, genitore o professionista!

Ne volete sapere di più su questa pubblicazione e leggerne un estratto?
Cliccate QUI per accedere al sito della Erickson.



giovedì 3 dicembre 2015

Avvento e Branco 2015: Come Maria ed il suo Sì ad una nuova avventura!

Quest'anno, come staff di Branco, abbiamo ricevuto (come tutti i Branchi e Cerchi d'Italia) la sfida del Nuovo Gioco delle prede e degli impegni.
Iniziare un gioco nuovo non è mai semplice e con la Zona (per noi Brescia) stiamo lavorando passo a passo per poterla iniziare e viverla al meglio insieme ai nostri lupetti e lupette.

Che bello muovere i primi passi con i nostri bambini!
Vederli scoprire il Branco, le loro regole, le tradizioni e la vita e poi, timidamente ma con coscienza, chiedere ai Vecchi Lupi di diventare ufficialmete Lupetti e Lupette!
Spontaneamente, con gioia e voglia di giocare, decidono di Promettere davanti a tutti che quello è il gioco del quale vogliono fare parte, quelli i compagni con il quale viverlo!

E allora, perchè questa gioia possa sbocciare nel profondo, come VVLL ci siamo chiesti: ma questo Avvento ha qualcosa da dire ai nostri lupetti e lupette che si avvicinano alla loro Promessa?

Riflettendo insieme al nostro Baloo la risposta non poteva essere che Sì!
è la parola chiave dell'Avvento visto con gli occhi di quei cuccioli che decidono spontaneamente con gioia di pronunciare e portare avanti la propria Promessa;
è la parola chiave per i grandi del Branco che accolgono e accompagnano i cuccioli nella conoscenza del Branco e della sua bellezza.

Durante l'Avvento seguiremo il Sì di Maria, un sì libero, spontaneo e gioioso...come il sì dei cuccioli verso la Promessa. Il Vangelo di Luca ci aiuterà a scoprirlo (Lc 1,26-38)



Tre saranno i passi da compiere insieme verso il Sì:
- Fare il primo passo
- Sì, Eccomi con gioia
- Sì, anche quando mi pesa, Sì!




Questo è il nostro punto di partenza, il cuore della nostra riflessione.
Noi ci stiamo lavorando, e voi? Come state costruendo con Lupetti e Coccinelle questo nuovo gioco?

Potete trovare il documento ufficiale #nuovogiocoLC QUI


lunedì 16 novembre 2015

Tappi al Punto Croce per Barattoli speciali!

Quando mi trovo a pensare ai regali di Natale mi trovo sempre a pensare di fare qualcosa con le mie mani!
Quest'anno, visto che sono a casa in dolce attesa, ho quel tempo che ho sempre voluto per mettermi un po' all'opera con le mie mani.

In casa, soprattutto in cucina, ci passano sotto il naso molti vasetti di vetro di diverse dimensioni.
E allora perchè non usarli per trasformarli in contenitori originali per tenere in ordine piccoli oggetti in casa o per raccogliere un originale dono goloso per i nostri amici a Natale?!

Girovagando per internet ho trovato diversi modi per confezionarli, ma come al solito ho dovuto fare un po' di testa mia ed ho trovato il mio stile!

VASETTI PUNTOCROCE

Materiale
- Vasetti di vetro con tappo di latta a vite
- Tela Aida (per fare quei bellissimi motivi a punto croce;
potete trovarla in merceria)
- Schemi punto croce con immagini fino a 30 punti (orizzontale/verticale)
- Aghi punto croce
- Fili dei colori dello schema punto croce
- Forbici
- Imbottitura/Ovatta/Cotone
- Cartone di riciclo (tipo scatole cereali)
- Colla a caldo con pistola
- Bottoni di recupero
- Nastro colorato di cotone

PassoDopoPasso
1. Sul cartoncino prendere la circonferenza del tappo (dalla parte piatta non dalla parte dellaì'avvitatura che alle volte è leggermente più larga) e ritagliarlo.

2. Dalla tela Aida ritagliare un quadrato di 2 dita per lato più grande del cerchio ritagliato; trovare poi il centro del quadrato di tela e segnarlo con un punto di filo da imbastitura.

3. Contare i punti dello schema scelto e centrarlo prendendo come punto di riferimento l'imbastitura; con i colori e l'ago tracciate il disegno scelto.

4. Con la colla a caldo incollare un po' di ovatta al cerchio di cartoncino; mettetene quanto ne serve per iniziare a dare un po' di spessore.

5. Ecco la parte più delicata: centrando il disegno al punto croce, cercando di non fare grinze, applicate al cartone il telo Aida. Prima di terminare la circonferenza riempite con ovatta i punti che sembrano più vuoti ed irregolari spingendo delicatamente con il retro di una matita.

6. Con la colla a caldo applicate il cerchio di cartone con il telo Aida al tappo facendo attenzione a centrarlo.

7. Prendete ora la misura della circonferenza del tappo con il nastro colorato; tagliatelo leggermente più lungo. Con poca colla a caldo fissatelo al bordo del tappo così da mascherare l'aggiunta del disegno a punto croce.

8. Se volete, potete coprire la giuntura del nastro con i bottoni colorati; potete usarli anche per costruire altre decorazioni come vi piace di più.

9. Ora potete usarli per raccogliere ciò che volete! Per esempio, la mia prima prova, l'ho usata per raccogliere i bottoni che non avevano un loro contenitore!Ora a voi!

Più se ne fanno e meglio vengono: bisogna avere tanta pazienza e perseveranza!
Anch'io più ne faccio e più mi piacciono!

Per chi interessano lo schema "Fiore" e "Papera" mi scriva! Trovate la mail in Chi Sono!